Perché a Sam piacciono le “buche”
Autore: Roeland Vollaard, fisioterapista e iniziatore di “Classe su Ruote” ad Alkmaar, Paesi Bassi
Tradotto da Eleonora Cecchin.
Durante i 28 anni di vita di Sam ho camminato per tanti chilometri accanto a lui. Sam è sulla sua sedia rotelle e io cammino dietro a lui spingendo la carrozzina. Abbiamo coperto una distanza di più di 5000 chilometri, cioè il doppio della distanza tra Amsterdam e Barcellona. Per me è fitness consapevole, ma per Sam cosa significano tutti quei chilometri?
Sam può fare molto da solo, purché sia sopra il bacino. Braccia, spalle, collo e testa sono tutti sotto controllo, mentre tutto ciò che si trova al di sotto dell’ombelico non risponde (bene) agli impulsi del cervello. Le sue gambe si muovono a malapena.
Così Sam ha un’eccellente scusa per stare seduto. Uno potrebbe dire: più comodo è, meglio è. Forse alcuni cuscini sotto il sedile o dei pneumatici morbidi andrebbero bene, così non sentirebbe tutti quegli scossoni. La risposta non verbale di Sam a questa domanda è, molto enfaticamente, “no”!
Quando cammino con Sam su una posta ciclabile liscia e asfaltata per un po’, lui “cede”. Diventa meno vigile, saluta meno gioiosamente con il braccio ed emette meno suoni. Se cammino sul marciapiede o sul ciglio della strada, la vivacità, i movimenti delle braccia e i suoni solitamente ritornano. Pertanto, scelgo i nostri percorsi sulla base di questo: sul nostro percorso ci sono selciati e marciapiedi mal tenuti. E Sam non è l’unico. Molti bambini o adulti in sedia a rotelle percepiscono le vibrazioni date dagli scossoni come qualcosa di positivo.
Sono a conoscenza di questo da molto tempo e l’ho visto con molte persone in sedia rotelle. Ma ultimamente penso di essere riuscito a capire perché. Questo perché leggo molti articoli scientifici sulle strutture del tessuto connettivo del nostro corpo. Queste ricerche apportano diverse novità circa la struttura del corpo e sto applicando queste teorie a un gruppo di otto bambini della “Classe su Carrozzina”.
I tessuti corporei hanno bisogno di stimoli specifici per mantenersi sani. Poiché Sam non muove o muove a malapena qualsiasi cosa al di sotto del suo ombelico, tutti quei tessuti sono sottosviluppati. Prendiamo ad esempio i tessuti dei muscoli: se non la si allena regolarmente, la massa muscolare diminuisce rapidamente. Quando un atleta sportivo professionale viene colpito dall’influenza per un’intera settimana, può benissimo dire addio alla sua medaglia. La diminuzione di tessuto muscolare dovuta alla mancanza di movimento è visibile sul bacino e sulle gambe di Sam. Le nostre camminate insieme non invertono questo processo, evidentemente non forniscono il giusto stimolo per la crescita del muscolo…
Anche il tessuto osseo diventa sottosviluppato se riceve stimoli insufficienti. Più di cento anni fa l’anatomista e chirurgo tedesco Julius Wolff ha descritto il processo che vede l’osso formarsi sotto l’influenza della compressione. Questo processo è conosciuto come “legge di Wolff”. Per esempio: se non facciamo passi regolari e pertanto non subiamo una stimolazione data da un’ energica pressione sui piedi, sulle gambe e sul bacino, allora le ossa dei piedi, delle gambe e del bacino non si svilupperanno adeguatamente. Quando cammino dietro la sedia a rotelle di Sam, io mi costruisco delle buone ossa. A Sam non succede, probabilmente gli stimoli che riceve attraverso gli scossoni non sono abbastanza forti da ottenere ossa migliori.
Tutti i tessuti connettivi del nostro corpo, inoltre, si deteriorano a causa della mancanza di movimento e di stimoli. E quei tessuti connettivi sono molto più importanti per il funzionamento del nostro corpo di quanto si pensi. Il tessuto connettivo circonda ogni singola cellula, ma circonda anche piccoli gruppi di cellule, ed alla stesso modo circonda tutti gli organi, i vasi sanguigni, i nervi e i gruppi muscolari. Il tessuto connettivo tiene tutto assieme e fornisce a tutte le cellule la nutrizione necessaria, eliminando inoltre i rifiuti. Un adulto sano ha circa 20 kg di tessuto connettivo.
Ci sono molti nervi nel tessuto connettivo, che possono registrare sensazioni di dolore o scomodità, di postura e di movimento molto bene. In Sam, dal bacino ai piedi, accade ben poco in termini di postura e movimento. Questo fornisce il via libera al “dipartimento” dolore/scomodità di mandare stimoli al cervello e alla spina dorsale. Ciò costituisce un grave rischio per le persone come Sam, in cui il movimento viene fermato dalla mancanza di controllo proveniente dal cervello.
Camminare su terreno sconnesso probabilmente stimola il tessuto connettivo. La stimolazione può essere suddivisa in effetti a lungo e a breve termine.
Effetti a breve termine
Tutte le vibrazioni vengono raccolte dai nervi del tessuto connettivo che sono specializzati nelle anormalità della postura e del movimento. Queste informazioni vengono poi inviate alla spina dorsale e al cervello. Più questi segnali di postura e movimento arrivano e vengono trasmessi, meno spazio c’è per segnali di possibile dolore o scomodità. Questo meccanismo si innesca sin dal primo scossone.
Effetti a lungo termine
Le vibrazioni causate dagli scossoni costituiscono anche un input biomeccanico per le strutture del tessuto connettivo. Il corpo risponderà a questo con una contro-reazione, in questo caso fornendo una nutrizione migliore al tessuto connettivo ed assicurando che i tessuti diventino più resistenti alle vibrazioni. Il restringimento del tessuto connettivo diminuirà ed è probabile che questo farà sì che Sam si senta meglio nel suo corpo. ABR fa qualcosa di simile con l’uso dei bastoncini di gomma. Essi vengono picchiettati sulle varie parti del corpo cosicché le specifiche vibrazioni entrino nel corpo. Il corpo deve reagire a queste stimolazioni biomeccanicamente e questa reazione è indipendente dal controllo cerebrale. La trasformazione del tessuto connettivo da indebolito a sano è un processo lento. Si tratta di mesi più che di giorni, e richiede dosi regolari di stimoli specifici.
Tirando le somme:
-probabilmente a Sam piace fare dei giri su terreni sconnessi a causa dell’input diretto che quelle stimolazioni hanno sulla sua trasmissione nervosa. Il dolore fa solo da sfondo, perché le stimolazioni provenienti dal terreno arrivano dalle gambe e hanno la precedenza sui segnali di dolore.
-non scegliete asfalto liscio ma prediligete piuttosto un terreno sconnesso.
-non utilizzate troppi ammortizzatori, sono da preferire invece dei buoni pneumatici duri.
-più spesso lo fate, meglio è per il loro corpo.
Roeland Vollaard
roeland@roelandhelpt.nl