Il ragionamento di ABR
Autore: Roeland Vollaard, fisioterapista e iniziatore di “Classe su Ruote” ad Alkmaar, Paesi Bassi
Tradotto da Eleonora Cecchin.
Descriverò il ragionamento che sta dietro ad ABR usando dei pupazzi gonfiabili usati per la pubblicità. Una giusta combinazione di potenza all’interno (grazie alla ventola) e una copertura di plastica non troppo rigida all’esterno rende possibile sia il movimento sia la postura. Se i pupazzi sono in posizione obliqua, l’aria avrà bisogno di essere pompata con più forza dall’interno. E la “ventola” che rende questo possibile è principalmente una migliore respirazione nel bambino. Per acquisire una respirazione migliore si dovranno rafforzare tutti i tessuti connettivi dentro e attorno agli alveoli polmonari, gli organi addominali, i tessuti muscolari, i vasi sanguigni, i nervi, subcutanei e in profondità. Solo allora il pupazzo starà dritto senza irrigidirsi.
ABR si focalizza principalmente sul tessuto connettivo che sostiene e connette tutte le parti del nostro corpo. Il tessuto connettivo costituisce le fondamenta necessarie del nostro corpo. ABR ritiene che la spasticità e l’anormalità posturale nei bambini affetti da paralisi cerebrale possano essere largamente attribuite al fatto che il ruolo connettivo e di sostegno di questo tessuto connettivo è, in loro, molto ridotto. Il bambino cerca di compensare la mancanza di stabilità delle fondamenta con una tensione muscolare (spastica). Siccome i muscoli non sono stati concepiti per questo, si verificano spasmi e spesso anche deformità.
Questa intuizione di ABR è supportata da dati scientifici attuali sul ruolo e l’importanza del tessuto connettivo. Anche nella terapia riabilitativa classica e nella fisioterapia l’approccio sta lentamente spostandosi sul tessuto connettivo. Applicando una leggera pressione specifica sul corpo del bambino ABR vuole provocare una reazione all’interno del suo corpo.
ABR si focalizza sulla (ri)costruzione di una buona base, che fornisca al bambino le migliori condizioni per la postura e il movimento. Poiché si tratta di reazioni biomeccaniche, il procedimento cervello-nervo-muscolo (già compromesso) non è importante. Ecco perché funziona sui nostri ragazzi, perché evita di concentrarsi su quello che non possono fare (perché controllato dal cervello) e si concentra su quello che possono fare (meccanismi biomeccanici).
Roeland Vollaard
roeland@roelandhelpt.nl